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In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche della cornamusa, segnalando i modelli presenti sul mercato e i prezzi.
La cornamusa è uno strumento musicale originario del Medio Oriente, il suo uso negli anni non è servito solo da accompagnamento per i canti popolari, ma è stata usata anche sui campi in guerra. Da essa deriva la zampogna, più nota in Italia, che si differenzia leggermente per forma e struttura.
Caratteristiche
Risulta essere uno strumento musicale a serbatoio, costituita da una sacca di pelle che è riempita d’aria dal suonatore attraverso delle canne, di cui tre hanno la stessa intonazione e una diteggiabile. La loro storia risale al XVII secolo, e si distinguono fondamentalmente in due modelli: ad aria fredda o ad aria calda.
Per quanto riguarda quest’ultimo tipo l’aria è immessa attraverso il boccaglio dal suonatore, mentre per quelle ad aria fredda, l’aria è fatta entrare attraverso un mantice azionato dal movimento del braccio.
Ovviamente n’esistono diversi tipi e in Scozia, il suo luogo d’origine, sono impiegate nelle bande musicali, poiché produce un particolare suono. Nel corso dei secoli questo strumento si è diffuso in tutt’Europa assumendo forme nomi diversi: gaita in Spagna, musette in Francia, musa o zampogna in Italia. La loro diffusione è da accreditare ai Trovadori, poiché grazie ad alcune immagini sacre si è dimostrato che in quegli anni era uno strumento preferito dal clero.
Le zampogne invece usate dal popolo servivano per produrre suoni che accompagnassero i canti popolari o si facevano seguire dietro i funerali. In alcune regioni del centro Italia la cornamusa è uno strumento che si usa suonare durante il periodo di Natale, e gruppi di suonatori passano per le vie del paese suonando con il loro strumento caratteristiche musiche natalizie. Oggi per la loro realizzazione non è più usata pelle vera ma sintetica, la loro realizzazione avviene in fabbrica seppur esiste ancora qualche artigiano che le realizza personalmente.
Lo strumento di per se è molto particolare e vistoso, fa parte di quella categoria che annovera dietro di se una lunga storia, e una tradizione che ha saputo continuare a mantener vivo il suo uso, anche grazie a varie associazioni nate anche in Italia e all’organizzazione di concerti di cornamuse che si svolgono periodicamente.
Storia
Nell’immaginario comune la cornamusa è sempre associata all’idea di Scozia e ai suonatori con il kilt. Naturalmente è uno strumento molto importante nella storia del Regno Unito ma non solo, in molti la identificano come lo strumento di tipo pubblico ma in realtà dietro di sé nasconde una lunga storia fatta antiche tradizioni celtiche. È da sottolineare che la sua origine non fu scozzese ma nacque in Medio Oriente nel XVII secolo e si diffuse in tutta Europa, seppur in Scozia in maniera particolare, dove ha lo stesso valore della nostra musica classica.
Definite anche piper, grazie al loro uso itinerante, arrivarono in Scozia solo nel XV secolo. Il primo uso che ne fu fatto fu quello militare che sostituirono l’uso del tamburo. Il suo suono profondo ben si addiceva ad accompagnare le battaglie e poteva essere sentito per lunghe distanze. A partire dal 1700 l’uso della cornamusa divenne sempre più importante e furono istituite delle scuole per imparare a suonarle. Quando in Inghilterra iniziò ad arrivare la fame in molti emigrarono in America e da questo momento in poi le cornamuse si unirono ai tamburi militari creando le military pipe band.
Questa particolare attenzione nei riguardi di questo strumento permise la creazione di nuovi modelli come la cornamusa a soffietto. Le musiche iniziarono ad essere accompagnate anche da danze basate sulla ritmica, che a vederle oggi sembrerebbero moderne. Iniziarono a nascere le prime canzoni che diventarono immediatamente popolari anche in tutto il Canada.
Ai primi del 900 la cornamusa era uno strumento musicale ufficiale che nei paesi celtici accompagnava prima le bande e successivamente furono create delle bande di sole cormanuse. Iniziarono a nascere i primi singoli suonatori, fino a giungere ai giorni nostri. Oggi la cornamusa viene legata all’immaginario di strumenti tradizionali che portano dietro di se una lunga storia, ed in realtà è così, una storia fatta di battaglie e canti popolari.
Tipologie
Come già detto esistono diversi tipi di cornamusa, le lowland sono dette anche small pipes e sono tornate sull’onda del successo. Vengono riempite dall’aria attraverso un soffietto invece di usare la bocca e sono somiglianti ai modelli dell’Irlanda. Sono definite anche pipes ad aria fredda perché non essendo stata soffiata nell’interno dal suonatore l’aria è di conseguenza fredda.
Le lowland si dividono in : border pipes, pastoral pipes e scottish small pipes. Le small pipes giungono in Scozia nel XVIII secolo grazie a vari festival, ma furono successivamente abbandonate. Le pastoral pipes sono simili a quelle irlandesi seppur hanno toni diversi, le border pipes invece si suonavano ai matrimoni e in città.
Questi elencati sono i principali tipi di cornamusa che hanno avuto, ed hanno maggiore diffusione nei paesi d’origine celtica. In Italia certo non possiamo annoverare gli stessi seppur esistono suonatori che si dilettano con le scottish small pipes, appassionati del genere che partecipano a festival e concorsi. Come abbiamo già detto in Italia abbiamo la zampogna, che a prima vista sembra uguale ma in realtà ha una sola canna, che è realizzata in plastica mentre prima era in osso. È formata da un otre, un tempo di pelle di pecora, oggi in gomma.
La differenza sta nella possibilità di suonarne diversi modelli alcuni lunghi anche 2 metri. Questo determina una profondità maggiore del suono e la possibilità che sia udito per maggiore lontananza. L’Italia ha recepito l’uso di questo strumento come strumento solo popolare tant’è che non fa parte di bande o corpi militari come invece avviene in quei paesi in cui ha avuto maggiore diffusione. Oltretutto fa rivivere canti popolari appartenenti ai contadini e alla tradizione italiana. Nei piccoli centri sono in pochi a saperlo suonare per allietare le feste natalizie e si trovano spessissimo nei presepi viventi.
Pipe band
Nel regno Unito si sono formate ben 800 pipe band, poiché in Scozia sta vivendo un momento di forte rivalutazione e riscoperta degli antichi canti popolari. Le band, essendo di recente formazione usano la cormanusa per un genere diverso ispirato al reel. Vengono indette anche delle gare tra pipe band, seppur questo tende a sottolineare l’abbandono del suonatore solista dello stesso strumento. I concerti di musica folk hanno permesso di incentivare questo settore perché la cornamusa, non va dimenticato, che nasce come strumento popolare. Ovviamente la cornamusa non è certo quella tradizionale, infatti permette di emettere suoni che senza essere amplificati sono in grado di far sentire la loro singolarità.
Il folk scozzese ha introdotto a pieno regime l’uso di questo strumento a partire dagli anni 70 affiancandolo a chitarre e flauti. In altre band la cornamusa ha avuto un ruolo decisivo e determinante, accostato alla tastiera o alla batteria. Molti cantautori scozzesi oggi incidono dischi sul suono della cornamusa, perché è tornata di gran moda, anche tra i giovani, perché molti gruppi sono stati in grado di associare lo strumento a ritmi più tecnologici in modo da farli perdere quell’antico suono tradizionale.
In Italia tende ad affermarsi seppur con notevole difficoltà in quanto i giovani la conoscono molto poco, e i cantautori italiani ovviamente non possono riconoscerla come uno strumento della nostra musica. Esistono gruppi d’appassionati di questo genere, che frequentano delle scuole per impararla a suonare oppure imparano dal nonno, per continuare la tradizione. Seppur si è diffusa in Italia al pari d’altri strumenti, negli anni passati, non è riuscita ad affermarsi in maniera incisiva tanto da consentirli un ritorno sul mercato. È uno strumento di nicchia per soli appassionati, anche perché il suo suono è davvero poco melodioso e se non si associa ad un passato storico e difficile renderlo piacevole.
Dove acquistare
Prima di procedere all’acquisto dello strumento è opportuno prendere lezioni in una scuola specializzata anche perchè impararla suonare richiede molto tempo e fatica, quindi sarebbe una spesa azzardata acquistarla senza sapere le difficoltà che si dovranno superare prima di imparare a suonarla. La scelta poi si pone tra la cornamusa tradizionale o un tipo più moderno ovviamente i costi variano se la sacca sarà in pelle oppure in gomma, lo stesso discorso vale per le canne.
Ovviamente rivolgendosi ad un negozio specializzato la scelta sarà guidata dal venditore che sarà esperto del settore e saprà consigliare il modello migliore. Se invece si hanno le idee ben chiare basta decidersi sul modello e procedere con l’acquisto. Anche i negozi che vendono strumenti musicali possono averne, anche se essendo uno strumento poco richiesto, bisognerà aspettare i tempi d’attesa per l’ordine.
Se si è orientati verso la scelta di una cornamusa scozzese si può consultare anche il web, che presenta vari siti che permettono di ordinare on line lo strumento, però in questo caso non possiamo provarlo per verificarne i suono, cosa che è sempre necessaria fare quando ci si reca dal rivenditore.
Il costo come ricordato varia dal modello ma si oscilla tra i 250 euro fino ai 750 euro, se poi si tratta di cornamuse storiche, per collezionisti, il prezzo ovviamente sale. Oggi in commercio è possibile trovare anche modello che riproducono il suono della cornamusa ma non hanno la stessa forma, sono delle creazioni d’artisti emergenti che si cimentano nella realizzazione di questi nuovi modelli super tecnologici.
L’importante è comunque valutare attentamente la scelta perché l’acquisto di una cormanusa generalmente è per sempre a meno che non si è dei veri appassionati alla ricerca dell’ultimo modello e allora la collezione cresce continuamente, affinché non manchi nessun tipo.
Prezzi Cornamusa
Nella tabella che segue è possibile trovare l’elenco dei modelli di cornamusa più venduti online con i relativi prezzi.
Cliccando sui singoli modelli viene aperta una finestra nella quale è possibile leggere le opinioni e i commenti degli acquirenti.
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