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In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche della batteria, segnalando i modelli presenti sul mercato e i prezzi.
Se avete vi piace tamburellare ovunque o sentite la vocazione per le percussioni o avete il ritmo nel sangue, la batteria è il vostro strumento ideale!
Con questa guida mi propongo di illustrarvi la storia, le caratteristiche e le tipologie dello strumento, nonché gli accessori e le marche per mettervi nelle condizioni migliori affinché possiate orientarvi nella scelta della prima batteria rimanendo soddisfatti del vostro acquisto.
La batteria ha le sue radici nel 900. Risulta essere l’evoluzione di alcuni strumenti che una volta erano suonati singolarmente da più musicisti nei contesti orchestrali e bandistici.
Storia
Possiamo considerarlo come il prodotto della fusione di più componenti derivanti da tradizioni musicali legate a culture provenienti da diverse regioni del mondo: il rullante militare, i tamburi cinesi di piccolo diametro, la grancassa suonata a mano tramite battente e i piatti cinesi e turchi.
Tutti i componenti della batteria, ad eccezione dei piatti, appartengono alla classe dei membranofoni, cioè strumenti che emettono il suono per mezzo di una membrana tesa (nel caso della batteria di una pelle sintetica) che viene percossa con bacchette, spazzole o battenti. Solitamente si fa risalire la nascita della batteria, così come la conosciamo oggi con la diffusione del jazz a New Orleans negli anni ‘20 e ’30 quando si presentò la necessità di legare ad un solo musicista che riuscisse, utilizzando mani e piedi in coordinazione tra loro, a suonare contemporaneamente diversi strumenti.
Tuttavia, malgrado i diversi componenti, la batteria è da considerarsi come uno strumento unico. Negli anni ’60 e ‘70, poi, batteristi rock iniziarono ad espandere i set di batteria fino a raggiungere le configurazioni moderne ricche di tom, piatti e molteplici accessori. Le didattiche stesse dello strumento fino ai giorni nostri si sono ampiamente sviluppate divenendo molto complicate e richiedendo al musicista un complesso lavoro di coordinazione. Dagli anni ’80 in poi si sono sviluppate batterie elettroniche con suoni sintetizzati che hanno creato delle sonorità irriproducibili per le batterie tradizionali. Molto spesso i suoni elettronici si sono fusi ed integrati con quelli tradizionali; in altri contesti, invece, si sono sostituiti, creando sonorità originali estremamente diffuse nella musica moderna.
Caratteristiche Batteria
Vorrei iniziare con una breve premessa poco piacevole ma doverosa: la batteria risulta essere uno degli strumenti più rumorosi e per tale ragione più detestati dai vicini o familiari che, contro la loro volontà, sono costretti a subire il supplizio di ascoltarvi nelle vostre quotidiane esercitazioni. Tuttavia ciò non costituisce una ragione sufficiente per abbandonare l’idea di iniziare a suonare la batteria, soprattutto se, quest’idea, è suffragata da una vera passione. Vedremo, infatti, come scegliere ed applicare delle sordine in modo tale che il rumore e il conseguente disturbo arrecato a vicini e familiari sia ridotto al minimo o quasi azzerato. La batteria è uno strumento a percussione, probabilmente lo strumento in cui l’approccio fisico è più evidente: lo si può suonare infatti con delicatezza o con colpi decisi oppure lo si può percuotere con violenza.
In ogni caso la batteria si mostra come uno strumento estremamente versatile, adatto a tutti i generi moderni ed ai contesti musicali più disparati. Il materiale adoperato per la costruzione dei suoi vari componenti è il legno di acero, betulla, mogano o quercia. Solo per quanto riguarda il rullante vengono utilizzati oltre al legno anche alcuni metalli come l’acciaio, il bronzo, l’ottone e il rame. Tutti i componenti della batteria, le cui dimensioni sono calcolate in pollici, sono composti da fusti cioè da cilindri di legno ai quali si applicano le viti di tensione e i cerchi poi, tramite questi ultimi, le pelli (l’accordatura di ogni componente è determinata dalla tensione della pelle regolabile stringendo le viti che a loro volta esercitano una pressione sui cerchi e sulla pelle sottostante). Lo spessore e la lunghezza del fusto, la qualità di legno utilizzato e il tipo di pelle montata e modalità di accordatura determinano la qualità del suono e le caratteristiche timbriche.
Ciascuna batteria è composta da un set di pezzi, i set differiscono in base al genere, allo stile musicale e, soprattutto, in base al gusto e alle necessità di ciascun batterista. Vediamo ora nei particolari i componenti e i set possibili. Ogni batteria deve necessariamente possedere due elementi: la grancassa, che viene comunemente definita cassa e il rullante. La cassa, che possiede un suono profondo e corposo, si suona col piede tramite il pedale composto da una base su cui appoggiare il piede, un battente e una molla. Esercitando una pressione con il piede sulla base del pedale si fa in modo che il battente colpisca la pelle della cassa. Il rullante, invece, è un tamburo dotato di una cordiera metallica nella parte inferiore che gli conferisce un suono aperto e ricco di armonici. Oltre a cassa e rullante abbiamo i tamburi, comunemente detti tom e i timpani, detti anche tom tom a terra. I tom sono generalmente posizionati attraverso apposite meccaniche al di sopra della cassa e hanno quel caratteristico timbro scuro e profondo. Il timpano, il quale altro non è che un tamburo di dimensioni maggiori , normalmente dotato di piedini per sorreggersi da solo, è posizionato a destra della cassa e possiede lo stesso suono dei tom ma più grave.
Tipi batterie
I set più utilizzati di batterie acustiche sono i seguenti: cassa, rullante, un tom e timpano; oppure cassa, rullante due tom e timpano, che rappresenta il set standard; oppure cassa rullante tre tom e un timpano o, infine, cassa, rullante due tom e due timpani. Molti batteristi, in genere batteristi Metal, utilizzano la doppia cassa ovvero due casse posizionate una accanto all’altra in una posizione tale da essere suonate con entrambi i piedi. La scelta del set ovviamente è determinata dai vostri gusti e necessità e ciascuno di voi può sbizzarrirsi nella personalizzazione del proprio set aggiungendo e modificando la posizione di ogni componente. Discorso a parte meritano le batterie elettroniche.
Esistono sul mercato batterie elettroniche composte da pad (superfici in gomma che sostituiscono i componenti tradizionali) che possono essere suonate come fossero vere e proprie battere acustiche. La batteria elettronica funziona in questo modo: ad ogni pad si assegna un suono che riproduce quello originale della batteria acustica. Ciascun pad è collegato ad una unità di controllo, il cervello della batteria elettronica, con il quale è possibile assegnare il suono, modificarlo secondo i propri gusti e necessità e poi utilizzare le cuffie o un impianto per l’ascolto. La batteria elettronica ha dei grossi pregi ma al contempo anche dei difetti: è utilissima per studiare, grazie alla possibilità di suonare senza arrecare disturbo tramite l’uscita per le cuffie, inoltre è possibile programmare il metronomo o inserire delle basi nel modulo e suonare in contemporanea e in completa libertà. Inoltre ciascun modulo possiede una uscita midi con suoni polifonici di ottima qualità esportabili sul vostro pc.
È possibile, inoltre, sostituire i suoni di ciascun pad e creare il set che si adatti praticamente a tutte le esigenze. Tuttavia rimane uno strumento elettronico e si perdono gran parte delle dinamiche (cioè l’intensità dei colpi e dei suoni) e ciò, soprattutto dal vivo e in fase di registrazione, può risultare un inconveniente. Ancora un altro discorso meritano le batterie mute. Si tratta di batterie composte da pad in caucciù o materiali sintetici che riproducono il rimbalzo della bacchetta sulla pelle. Mediante dei supporti meccanici i pad muti sono configurabili nella stessa posizione dei componenti della batteria acustica. La batteria muta ha un unico fine: permettere di esercitarsi in libertà. Particolarmente adatta ai batteristi che vivono in condominio è l’ideale per coloro i quali posseggono già una batteria acustica ma hanno bisogno anche di uno strumento silenzioso per esercitarsi in casa.
Accessori per la batteria
Il numero di accessori che orbitano attorno la batteria è davvero molto vasto. Mi limiterò a presentarvi quelli essenziali. Innanzitutto è importante scegliere le bacchette migliori per iniziare: è preferibile testare più modelli per poi decidere quello con cui ci si trova meglio. Il mio consiglio è di utilizzare sempre bacchette di hickory (un legno particolarmente robusto e adatto per questo utilizzo) e soprattutto, almeno per i primi tempi, bacchette leggere. Il modello 5 A per iniziare credo sia particolarmente adatto. In ogni caso negozi di strumenti che vendono anche batterie hanno sempre una piccola sezione dedicata solo alle bacchette. Una volta lì potete scegliere fra le diverse marche e modelli.
Elemento di estrema importanza per ciascuna batteria sono le pelli. Spesso comprando una batteria nuova, soprattutto se è un modello economico, vi sono montate pelli di cattiva qualità che rendono inascoltabile il suono. Se le pelli sono troppo scadenti o eccessivamente logore il mio consiglio è di cambiarle il prima possibile. Esistono due tipi di pelli, quelle battenti e quelle di risonanza. Le prime sono poste nella parte superiore del tom o del rullante, sono quelle su cui si esegue il colpo con le bacchette. Le seconde sono quelle montate all’estremità opposta delle battenti e permettono di far risuonare il colpo. La qualità del suono è determinata prevalentemente dalla qualità della pelle battente. In relazione al modello di pelle utilizzato e alla sua accordatura si possono esaltare degli aspetti timbrici della batteria rispetto ad altri. Le pelli maggiormente utilizzate sono le sabbiate, le idrauliche e quelle con rinforzo al centro. Altro accessorio importante sono le aste.
Utilizzate per sostenere i piatti spesso sono considerati accessori secondari per cui non vale la pena spendere molti soldi. In effetti anche se non determinano il suono della vostra batteria, con delle aste scadenti si corre il rischio che non reggano il piatto durante l’esecuzione provocando una rovinosa caduta di questi ultimi sulla batteria. Il mio consiglio, al momento dell’acquisto delle aste, è di non scegliere i modelli troppo sottili, in genere quelli ultra economici, ma scegliere quelle più robuste. In ogni caso con l’acquisto della batteria è previsto un numero minimo di tre aste sufficienti per un set base di piatti. Parliamo ora di un accessorio estremamente utile, già accennato in precedenza: le sordine. Molti batteristi al suono di questa parola storcerebbero il naso perché le sordine attutendo il suono della batteria e rendendola quasi muta snaturano le sonorità originali. È chiaro che questo espediente deve essere utilizzato solo in casa o in garage (o ovunque abbiate lo strumento) quando si ci esercita, è impensabile applicarle dal vivo. Scendiamo nei particolari: si tratta di superfici di una particolare gomma che attutisce il colpo delle bacchette sulle pelli lasciando più o meno inalterato il rimbalzo.
Le sordine hanno una applicazione semplicissima, è sufficiente appoggiarle sulla pelle battente e il gioco è fatto. Poi quando volete scatenarvi (e soprattutto avete la possibilità di farlo) le rimuovete e il suono ritorna ad essere quello originario. Fondamentale è acquistare le sordine della stessa misura dei vostri tom, timpano, cassa e rullante in modo tale che aderiscano a tutta la superficie della pelle (esempio: se avete una cassa da 22, un rullante da 14, tom da 12 e un timpano da 18 pollici dovrete comprare sordine da 22, 14, 12 e 18 pollici). Il prezzo medio di una sordina si aggira intorno ai 10 €. Capirete quindi che la spesa sarà utile e non troppo elevata. Una volta che avete ammutolito la vostra batteria ricordate di posizionare delle sordine anche ai piatti altrimenti, lo sforzo sarà vano! Ci sono, poi, un numero molto ampio di accessori quali tom aggiuntivi, percussioni, campanacci, piatti supplementari che tramite apposite meccaniche possono essere montati sulla batteria o sulle aste nei punti in cui risultano più comodi per essere suonati.
Per quanto riguarda questi tipi di accessori sarete solo voi a sceglierli perché, non risultando fondamentali, dipendono solo dai vostri gusti e dalle vostre esigenze. Un discorso a parte meritano i piatti i quali, malgrado siano strettamente legati alla batteria, costituiscono accessori nettamente separati che vanno comprati con grande attenzione, magari separatamente dall’acquisto della batteria.
Produttori
Le marche che producono batterie di qualità sono numerose. Altrettanto numerose però sono le marche che producono batterie economiche importate prevalentemente dalla Corea dalla Cina. Le migliori marche sono: Tama, Gretsch, Ludwig, Sonor, DW, Mapex, Pearl, Yamaha, Soprano e l’italiana Tamburo (che produce ottime batterie artigianali). Il mio consiglio è di scegliere un modello delle marche sopraccitate, magari un modello base per iniziare ed evitare marche ultra economiche che costano meno ma hanno una qualità dei materiali decisamente bassa. Se proprio non potete fare a meno di comprare una batteria ultra economica al momento della scelta concentratevi sulla qualità e la robustezza delle meccaniche e non sulla qualità del suono che può migliorare cambiando semplicemente le pelli.
Il prezzo di una batteria base di buona marca parte dai 500 €. Il prezzo di una batteria di marca ultra economica si aggira intorno ai 300/350 €. Ma comprenderete che quelle 150/200 € in più per una batteria di marca superiore sono da considerarsi assolutamente ben spese. Bisogna prendere in considerazione infatti anche un altro aspetto: le batterie di marca, qualora decidiate di fare un salto di qualità e comprarne una professionale, hanno una buona rivendibilità e sono molto spesso accettate in permuta dai negozianti. Le batterie economiche, invece, sono difficilissime da rivendere! Discorso a parte merita la batteria elettronica. Le migliori marche sono due: Yamaha e Roland. Vi sconsiglio di prendere in considerazione altre marche perché le analisi relative ai marchi economici sopra esposte, nel caso delle batterie elettroniche, risultano maggiormente valide. Il prezzo base di una batteria elettronica si aggira intorno ai 600/650 €.
Ma vi assicuro che con questa cifra avrete già un prodotto semiprofessionale adatto ai neofiti e ad musicisti con una certa esperienza. Per quanto riguarda le batterie mute il prezzo medio si aggira intorno ai 200 € per un set completo di cinque pad. I migliori produttori sono Century, Gibraltar, DW e Mute. I prezzi delle batterie acustiche più costose, possono variare dai 750 ai 1.200 € per batterie semiprofessionali, e si parte dai 1.300 € in su per le batterie professionali. Considerate che ciascun marchio produce i suoi modelli di punta, realizzati con i migliori legni e le migliori meccaniche. Per questi modelli si può arrivare a spendere dai 2.500 fino ai 4.000 €. Le batterie elettroniche professionali, invece, sono incluse nella fascia di prezzo che va dai 1.200 ai 2.500 €.
Come Scegliere la Batteria
Se non avete le idee molto chiare per la prima batteria consiglio di acquistarne una con un set standard, magari come questa: cassa da 22 pollici, rullante da 14 pollici due tom da 12 e 13 e un timpano da 16 o 18 pollici. Questo è un set abbastanza versatile usato da molti batteristi anche professionisti. In ogni caso potete poi integrarlo successivamente con altri tom e timpani o aggiungere delle percussioni a scelta. Per quanto riguarda l’acquisto il mio consiglio è di recarsi presso un negozio di strumenti ampiamente fornito.
In genere i negozi che dispongono di vasta scelta di batterie sono pochi e quasi sempre ubicati in centri medio grandi. In questi negozi anche se non si trova la batteria che si desidera c’è almeno la possibilità di provare più modelli e farsi un’idea dei prezzi. Tuttavia se sotto casa avete un piccolo negozio di strumenti poco fornito ciò non vi impedisce di comprare in tutta comodità una batteria. C’è la possibilità infatti di ordinarla presso il negoziante, se l’avete scelta in precedenza, oppure potete farvi consigliare tenendo sempre presente ciò che è stato detto sopra riguardo le batterie economiche.
Da qualche anno a questa parte è cresciuto notevolmente il numero di negozi di strumenti on line che spediscono il prodotto direttamente a casa tramite corriere. Il vantaggio di questi negozi risiede nella possibilità di comprare la batteria che si desidera ma non si trova o non è ordinabile nei negozi della propria città o della propria regione. Tuttavia bisogna ricordare che questo sistema non vi consente di provare la vostra batteria e quindi, per evitare spiacevoli sorprese, vi consiglio di iniziare la ricerca nei negozi on line solo dopo aver provato, magari da qualche amico, in una scuola o in una sala prove la batteria che intendete acquistare.
Prezzi Batteria
Nella tabella che segue è possibile trovare l’elenco dei modelli di batteria più venduti online con i relativi prezzi.
Cliccando sui singoli modelli viene aperta una finestra nella quale è possibile leggere le opinioni e i commenti degli acquirenti.
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