In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del corno francese, segnalando i modelli presenti sul mercato e i prezzi.
Il corno è uno strumento musicale della famiglia degli ottoni che consiste in 3.7 metri di canneggio avvolto a spirale, che termina con un padiglione a campana. Discende dal corno naturale e viene chiamato in maniera informale Corno Francese.
La maggioranza dei corni ha valvole rotative azionate con le dita; alcuni corni, come il corno Viennese, usano valvole a pistoni.
Un corno senza valvole è chiamato corno naturale.
Tre valvole rotative controllano il flusso d’aria nel corno singolo, accordato in Fa o più spesso in Si.
Il corno doppio, più diffuso, ha una quarta valvola, in genere azionata dal pollice, che indirizza l’aria verso un sistema di canneggio in Fa o verso un secondo sistema di canneggio in Sib. Esistono anche corni tripli con cinque valvole, in Fa, Sib e Mib o Fa acuto.
Tipologie
Il corno naturale è l’antenato del corno moderno. Essenzialmente discende dai corni da caccia, le cui note sono controllate dalla velocità dell’aria, dall’apertura (apertura delle labbra attraverso la quale passa l’aria) e dall’uso della mano destra che si muove dentro e fuori dalla campana. Oggi è considerato uno strumento storico. Il corno naturale può suonare solo una singola serie di suoni armonici alla volta, perché il suonatore può usare solo una porzione di tubo. Il suonatore ha delle chiavi attraverso le quali può cambiare la porzione di tubo utilizzata in quel momento.
Corno singolo
I corni singoli hanno un unico sistema di canneggio collegato alle valvole. Questo rende lo strumento più semplice da suonare e molto più leggero. In genere sono in Fa o in Sib, anche se molti corni in Fa hanno coulisse più lunghe per accordarli in Mib, e praticamente tutti i corni in Sib hanno una valvola per accordarli in La. Il problema dei corni singoli è fondamentalmente la fedeltà delle note nel registro alto – mentre il corno in Fa ha il “tipico” suono del corno, sopra il Do la fedeltà delle note è un problema per la maggior parte dei suonatori perché, per sua natura, nella serie armonica del corno le note alte sono simili.
Questo ha portato allo sviluppo del corno in Sib che, anche se garantisce maggiore fedeltà, ha un suono meno gradevole per le note centrali e specialmente per le note del registro basso, nel quale non è in grado di suonare tutte le note.
La soluzione è stata lo sviluppo del corno doppio che combina i due corni in un unico corpo, con un singolo canneggio e un’unica campana. Entrambi i tipi di corno singolo sono usati ancora oggi dagli studenti perché sono economici e più leggeri dei corni doppi. Inoltre, i corni singoli in Sib talvolta si usano nelle performance da solista e da camera, e i corni singoli in Fa sopravvivono orchestralmente nel Corno Viennese. In aggiunta, i corni singoli in Fa acuto e Sib acuto si usano nelle performance di alcuni concerti barocchi per corno e i corni singoli in Fa, Sib e Fa acuto sono usati a volte dai musicisti jazz.
Le prove della registrazione del Concerto di Mozart per Corno di Dennis Brain furono fatte con un corno singolo in Sib costruito da Gebr. Alexander, ora esposto allla Royal Academy of Music di Londra.
Corno doppio
Nonostante l’introduzione delle valvole, i corni singoli in Fa sono difficili da usare per le note alte, dove le differenze tra le note diminuiscono, rendendo la fedeltà del suono un grande problema. Una prima soluzione fu semplicemente quella di usare un altro corno per le note più alte, in genere in Sib. L’uso del corno in Fa, piuttosto che di quello in Sib, è stato oggetto di dibattito tra i cornisti a partire della fine del 19° secolo, fino a quando il produttore di corni tedesco Ed. Kruspe fabbricò un prototipo del “corno doppio” nel 1897.
Il corno doppio combina due strumenti in uno: il corno originale in Fa, e un secondo corno più alto, in Sib. Usando una quarta valvola, di solito azionata dal pollice, il cornista può passare velocemente dai toni caldi e profondi del corno in Fa a quelli più alti e squillanti del corno in Sib. I due sistemi di note sono chiamati comunemente “parti” del corno. Usare la quarta valvola non cambia soltanto la lunghezza di base (e quindi la serie armonica e le note) dello strumento, ma fa sì che anche le tre valvole principali usino canneggi dalle lunghezze proporzionate.
Negli USA, i due stili più diffusi di corni doppi si chiamano Kruspe e Knopf, dal nome dei primi fabbricanti che li svilupparono e li standardizzarono. Il corno Kruspe ha la valvola del cambio in Sib sopra la prima valvola, vicino al pollice. Il Knopf ha la valvola del cambio dietro la terza valvola, vicino al mignolo (anche se il meccanismo della valvola è comunque azionato dal pollice), così che il flusso d’aria è diretto in una direzione completamente diversa rispetto all’altro modello. I corni Kruspe tendono ad avere un’imboccatura della campana più larga rispetto ai Knopf. Tipicamente, i modelli Kruspe sono realizzati in argento nickelato o Argento Tedesco, mentre i corni Knopf tendono ad essere in ottone giallo.
Entrambi i modelli hanno i loro lati positivi e negativi, e nonostante la scelta dello strumento sia molto personale, la sezione dei corni di un’orchestra in genere avrà un modello o l’altro, per via delle differenze nel colore del tono, nella risposta e nell’amplificazione del suono dei due diversi modelli.
Nel Regno Unito e in Europa i corni più popolari sono considerati quelli di Gebr. Alexander, del Mainz (soprattutto l’Allexander 103), e quelli di Paxman di Londra. In Germania e nei paesi del Benelux, l’Alex. 103 è molto popolare. Questi corni non rientrano strettamente nei modelli Kruspe o Knopf, ma hanno caratteristiche di entrambi. Alexander preferisce la campana tradizionale di dimensioni intermedie, mentre Paxman offre modelli con campane di svariate dimensioni. Negli Stati Uniti, il Conn 8D, uno strumento di produzione di massa basato sul modello Kruspe, è stato molto popolare in diverse zone (New York, Los Angeles, Cleveland, Philadelphia). Dai primi anni ’90, tuttavia, per motivi che vanno dal cambiamento dei gusti a un insuccesso generale dei nuovi modelli 8D della Conn, le orchestre si sono allontanate dagli 8D.
I corni Knopf (prodotti da Geyer, Karl Hill, Keith Berg, Steve Lewis, Dan Rauch, e Ricco-Kuhn) si usano in altre zone (San Francisco, Chicago, Pittsburgh, Boston, Houston).
Corno doppio compensato
Il primo modello di corno doppio non aveva un set separato di canneggio in Fa. Piuttosto, la chiave principale del corno era in Sib (la preferita dai cornisti Tedeschi) e poteva essere suonato in Fa dirigendo l‘aria attraverso il canneggio in Sib, un’estensione in Fa e un altro set di piccole tubature.
Questo “compensava” la maggiore lunghezza del canneggio in Fa, e tale corno venne chiamato “corno doppio compensato”. Era, ed è ancora, usato dai cornisti Europei per via della sua leggerezza e facilità d’uso, specialmente nel registro alto.
Corno triplo
Questo design relativamente nuovo è stato creato per garantire al musicista ancora più sicurezza nel registro alto. Unisce non soltanto i corni in Fa e Sib, ma anche un terzo corno acuto (o descant). Questo corno descant in genere è accordato un’ottava sopra il corno in Fa, ma può anche essere accordato in Mib. Funziona attraverso una seconda valvola azionata dal pollice. Il corno triplo ha incontrato notevole diffidenza quando è comparso per la prima volta. I cornisti non volevano spendere di più per un corno triplo, e si diffuse la sensazione che non avrebbe aiutato più di tanto con le note del registro alto. Inoltre, erano corni molto più pesanti rispetto al tipico corno doppio. I musicisti notarono che le loro braccia avvertivano la fatica molto prima.
Ancora, la combinazione di tre diversi corni creava problemi per il suono, poiché il canneggio condiviso da tutti e tre e la campana non sono ripartiti equamente tra tutti e tre (a volte nemmeno tra due) corni. I produttori hanno apportato delle modifiche per “livellare” il suono tra tutti e tre, spesso con perdita di qualità. Tuttavia, i progressi nelle tecniche di fabbricazione dei corni stanno gradualmente eliminando questi svantaggi, e il corno triplo sta acquistando popolarità. E’ difficile che siano disponibili modelli di corni tripli di qualità non professionale. Come i corni doppi, i corni tripli possono essere o no compensati. Oggi fanno parte di molte orchestre professionali. L’Europa sembra avere accettato di più il corno triplo rispetto agli Stati Uniti. La loro popolarità continua a crescere, ma il loro impatto sul panorama musicale moderno deve ancora realizzarsi.
Corno di Vienna
Il corno Viennese è un corno speciale usato soprattutto a Vienna, in Austria. Invece che usare valvole rotative o valvole a pistoni, usa la Pumpenvalve (o Valvola Viennese), una valvola a doppio pistone, in genere posizionata sul lato opposto del corpo rispetto alla mano sinistra del musicista, azionata da una lunga barra di pressione. A differenza del corno moderno, che è diventato molto più largo internamente (per avere un suono più forte e che si diffondesse meglio), e considerevolmente più pesante (per via dell’aggiunta di valvole e canneggio nel caso del corno doppio), il corno Viennese ha peso e dimensioni molto più simili al corno naturale (anche se le valvole aggiungono un po’ di peso, sono molto più leggere rispetto alle valvole rotative).
Invece che usare l’intero range di chiavi, in genere i suonatori di corno Viennese suonano in Fa la maggior parte della musica a eccezione della musica dei registri più alti, che viene suonata in La o Sib (7° Sinfonia di Beethoven, Bach, vari brani di Mozart e Haydn, ecc). I corni Viennesi hanno spesso imboccature a forma di imbuto, simili a quelle del corno naturale, con bordi molto sottili. Il corno Viennese richiede una tecnica specializzata e può essere molto difficile da suonare, anche per suonatori provetti di corni moderni.
Corno da marcia
Il corno da marcia è simile in aspetto e forma al mellophone, ma è accordato in Sib (come la parte in Sib di un corno doppio). E’ disponibile anche in Fa acuto (un’ottava sopra la parte in Fa di un classico corno doppio). Il corno da marcia normalmente ha l’imboccatura di un corno (mentre il mellophone ha bisogno di un adattatore per usare l’imboccatura di un corno). Questi strumenti sono usati soprattutto dalle bande, ma in molti college sono sostituiti dai mellophone per bilanciare meglio i suoni delle trombe e dei tromboni.
Mellophone da marcia
Il mellophone deriva dal corno in Fa acuto e si usa comunemente nelle bande di ottoni e nelle bande che marciano. Ha la forma di un piccolo corno, con valvole a pistoni azionate dalla mano destra e una campana diretta in avanti. Questi corni sono considerati strumenti migliori per la marcia, perché la loro posizione sulla bocca è più stabile, proiettano meglio il suono e sono più leggeri. In genere, si suonano con l’imboccatura di una tromba, e l’estensione delle loro note supera la normale estensione del corno.
Questo cambio di imboccatura rende il suono più forte, meno dolce e più brillante, rendendolo più adatto alle marce. E’ un suono simile a quello della tromba basso.
Visto che sono accordati in Fa e la loro estensione supera quella del corno, i mellophone possono essere usati in una banda al posto del corno. A volte, tuttavia, i mellophone non sono popolari tra i musicisti perché il cambio di imboccatura può essere difficile e richiede una diversa embouchure. Esistono adattatori per l‘imboccatura che permettono di usare l’imboccatura di un corno con il canneggio di un mellophone, ma questo non compensa le tante altre differenze alle quali un cornista deve adattarsi. Il calibro, in genere, è cilindrico, mentre quello del corno è conico; perciò il “tocco” di un mellophone può risultare poco familiare a un cornista. Un’altra differenza è che il mellophone si suona con la mano destra invece che con la sinistra.
Anche l’accordatura del mellophone può essere un problema.
Nelle orchestre, in genere, si preferiscono i normali corni da concerto per via del loro tono che si uniforma meglio con i fiati e con gli archi, e per via delle loro grandi possibilità di intonazione — dal momento che il musicista può cambiarla accordando a mano. Per questi motivi, i mellophone si usano più spesso nelle bande che marciano e nelle bande di ottoni, talvolta nelle bande jazz e quasi mai nelle orchestre.
Anche se ai cornisti può essere chiesto di suonare il mellophone, è difficile che questo strumento si usi al posto del corno, sopratutto per via delle differenze fondamentali che abbiamo descritto.
Prezzi Corno
Nella tabella che segue è possibile trovare l’elenco dei modelli di corno più venduti online con i relativi prezzi.
Cliccando sui singoli modelli viene aperta una finestra nella quale è possibile leggere le opinioni e i commenti degli acquirenti.
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