Indice
In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del violino, segnalando i modelli presenti sul mercato e i prezzi.
Il violino è uno strumento musicale ad arco, con quattro corde accordate in genere a intervalli di quinta. Essendo il più piccolo è capace di raggiungere le note più alte all’interno della famiglia degli strumenti a corde, che include anche la viola e il violoncello. La parola violino deriva dalla parola latina vitula, che significa strumento a corde; si pensa che da questa parola derivi anche la parola germanica fiddle.
Storia
Il violino, nonostante abbia origini antiche, ha acquistato molte delle sue moderne caratteristiche nel 16° secolo, in Italia, con alcune ulteriori modificazioni nel 18° secolo. Violinisti e collezionisti apprezzano particolarmente gli strumenti realizzati dalle famiglie Stradivari, Guarneri e Amati dal 16° al 18° secolo a Cremona. Una persona che fabbrica o ripara un violino è chiamata liutaio, o semplicemente un fabbricante di violini. Le parti di un violino in genere sono realizzate con diversi tipi di legno (anche se i violini elettrici potrebbero non avere nessuna parte in legno, dal momento che il loro suono non dipende da specifiche caratteristiche acustiche della costruzione dello strumento), e generalmente le corde sono realizzate con visceri o acciaio.
La persona che suona il violino è chiamata violinista. I suoni possono essere prodotti con l’arco (impugnato normalmente con la mano destra), mettendo in vibrazione una o più corde (che possono essere fermate dalle dita dell’altra mano per produrre un vasto range di suoni), pizzicando le corde (con una delle due mani), o con una varietà di altre tecniche. Il violino è stato suonato da musicisti in una grande varietà di generi musicali, inclusi jazz classico, folk e tradizionale, e rock and roll.
I primi strumenti a corde venivano essenzialmente pizzicati (ad esempio la lira Greca). Gli strumenti ad arco potrebbero aver avuto originale nelle culture equestri dell’Asia Centrale, ad esempio lo strumento Mongolo Morin huur: i cavalieri Turchi e Mongoli dell’Asia più interna sono stati probabilmente i primi violinisti al mondo. I loro violini a due corde erano fabbricati con crini di cavallo, corde, suonati con archi e spesso raffiguravano una testa di cavallo intagliata alla fine del collo. I violini, viole e violoncelli che suoniamo oggi, e quelli i cui archetti sono ancora realizzati con crini di cavallo, sono un’eredità dei nomadi. Si pensa che questi strumenti si diffusero in seguito in Cina, India e nel Medioriente, dove diedero origine a strumenti come l’erhu in Cina, il rebab in Medioriente e l’esraj in India. Il violino come lo conosciamo oggi risale ai primi anni del 16° secolo, nell’Italia del Nord, dove le città marinare di Venezia e Genova avevano instaurato stretti legami con l’Asia centrale attraverso i viaggi lungo la via della seta.
Il moderno violino Europeo si è evoluto da vari strumenti ad arco a corde, originari del Medioriente. Probabilmente i primi fabbricanti di violini presero in prestito idee da questi tre tipi di strumenti: il rebec, in uso dal 10° secolo (che a sua volta derivava dall’Arabo rebab), la viola Rinascimentale, e la lira da braccio. Una delle prime descrizioni dettagliate dello strumento, incluso il modo per accordarlo, è contenuta nell’Epitome musical di Jambe de Fer, pubblicato a Lione nel 1556. In questa data, il violino aveva già cominciato a diffondersi attraverso l’Europa.
I primi violini a quattro corde, come il violino moderno, dovrebbero essere stati fabbricati nel 1555 da Andrea Amati, ma la data non è sicura (altri violini, fabbricati molti anni prima, avevano solo tre corde). Il violino diventò subito molto popolare, sia tra i musicisti di strada sia tra i nobili, tanto che il Re Francese Charles IX nel 1560 ordinò ad Amati di costruire per lui 24 violini. Il più vecchio violino ancora esistente, all’interno riporta la data, appartiene a questo set, ed è conosciuto come lo “Charles IX”, realizzato in Cremona nel 1560 circa. “Il Messia” o “Le Messie” (conosciuto anche come “Salabue”) realizzato da Antonio Stradivari nel 1716 non è stato mai usato. Oggi si trova nel Museo Ashmolean di Oxford. I più famosi fabbricanti di violini (luitai) tra il 16° e il 18° secolo comprendono
-La scuola di Brescia, a partire dal 16° secolo
-La famiglia Italiana di fabbricanti di violini Amati, attiva dal 1500 al 1740 a Cremona, Italia
-La famiglia Guarneri, attiva dal 1626 al 1744 a Cremona
-La famiglia Stradivari, attiva dal 1644 al 1737 a Cremona
A partire dal 18° secolo ci sono stati grossi cambiamenti nella tecnica di costruzione dei violini, specialmente nella lunghezza e angolo del collo, oltre a una catena più pesante. La maggior parte dei vecchi strumenti ha attraversato queste fasi di modifica, e perciò sono in uno stato ben diverso rispetto al momento in cui hanno lasciato le mani dei loro produttori, sicuramente con differenze nel suono. Ma questi strumenti, nella loro attuale condizione, pongono lo standard per la perfezione nella produzione e nel suono del violino, e i fabbricanti di violini di tutto il mondo provano ad avvicinarsi il più possibile a questo ideale. Ad oggi, gli strumenti dell’”Età dell’Oro” della produzione dei violini, specialmente quelli realizzati da Stradivari e Guarneri del Gesù, sono gli strumenti più ricercati da collezionisti e musicisti.
Caratteristiche
Un violino tipicamente è costituito da una tavola in abete rosso (la tavola armonica, anche nota come piano armonico), e da un fondo in acero montano, uniti da fasce in legno, un collo, un manico, un’anima, quattro corde e varie aggiunte opzionali, ad esempio un sostegno per il collo, che può attaccarsi direttamente sopra o a sinistra della coda. Caratteristica distintiva del corpo di un violino è la sua forma “a clessidra” e la sua curvatura. La forma a clessidra comprende due curve superiori, due curve inferiori, e due C concave nella parte intermedia, che danno spazio all’archetto. La “voce” di un violino dipende dalla sua forma, dal legno con il quale è stato fatto, dalla gradazione (e dallo spessore del profilo) della parte anteriore e posteriore, e dal lucido che riveste la sua superficie esterna. Il lucido e il legno migliorano con l’età, rendendo i violini più vecchi molto più ricercati.
Tutte le parti dello strumento sono incollate assieme usando colla animale, una tradizionale colla a base d’acqua che può essere rimossa in caso ce ne sia bisogno. La colla diluita viene usata per assicurare la tavola alle coste e il capotasto alla tastiera, dal momento che le più comuni riparazioni richiedono la rimozione di queste parti. Il listello ornamentale attorno al bordo della tavola in abete rosso offre protezione contro le rotture che potrebbero originarsi ai bordi. Permette anche alla tavola di flettersi in maniera più indipendente rispetto alla struttura delle coste. Un finto listello dipinto è segno di uno strumento di qualità inferiore. Il fondo e le coste sono tipicamente in acero, spesso con una decorazione abbinata, indicata come “fiamma”, “fiddleback” o “tiger stripe”.
Il collo in genere è in acero con una decorazione simile a quella delle coste e del fondo. Ospita la tastiera, in genere in ebano, ma spesso in qualche altro tipo di legno che viene dipinto di nero. L’ebano è il materiale più usato per via della sua consistenza, bellezza e resistenza. Le tastiere hanno una particolare curva trasversa, e una piccola concavità longitudinale, leggermente più pronunciata in basso, specialmente quando si usano visceri o corde sintetiche. Alcuni vecchi violini (e anche alcuni prodotti apposta per sembrare vecchi) hanno uno scroll, evidenziato da una giunzione incollata tra la pegbox e il collo. Molti autentici vecchi strumenti hanno avuto i colli tagliati a un angolo leggermente maggiore, e allungati di circa un centimetro. La sostituzione del collo permette di mantenere lo scroll originale di un violino Barocco pur avendo un collo che risponde agli standard moderni.
Il ponticello è un pezzo di legno d’acero tagliato in modo da avere dimensioni ben precise. Forma il punto di ancoraggio inferiore delle corde e trasmette le vibrazioni al corpo dello strumento. La sua curva superiore tiene le corde alla giusta altezza dalla tastiera in un arco, permettendo a ogni corda di essere suonata separatamente. L’anima si trova all’interno dello strumento tra la tavola e il fondo, sotto la parte superiore del ponte, che aiuta a supportarla. Anche l’anima trasmette le vibrazioni tra la tavola e il fondo dello strumento. La coda ancora le corde all’attacco inferiore del violino attraverso la tailgut, che si avvolge attorno a un bottone di ebano chiamato tailpin (a volte chiamato erroneamente “endpin” come la punta del violoncello), posizionato in uno spazio di forma conica nella parte inferiore dello strumento. Molto spesso la corda del Mi avrà una levetta per l’accordatura azionata da una piccola vite. Gli accordatori possono anche essere applicati sulle altre corde, specialmente su uno strumento per studenti, e talvolta sono costruiti nella coda.
All’estremità dello scroll, le corde si avvolgono intorno ai piroli di intonazione nella pegbox. Le corde in genere hanno un avvolgimento di seta a entrambe le estremità, per identificarle e per esercitare frizione contro i piroli. I piroli permettono al musicista di aumentare o diminuire la frizione applicando un’appropriata pressione attorno all’asse del pirolo quando lo si accorda.
Corde
Le corde all’inizio erano fatte con visceri di pecora trattati, asciugati e arrotolati. Le corde moderne sono realizzate con visceri, acciaio inox o vari materiali sintetici, circondate da un avvolgimento in vari metalli. La maggior parte delle corde del Mi non ha un avvolgimento, ed è costituita da un unico filamento in acciaio. I violinisti spesso tengono insieme allo strumento delle corde di ricambio, in caso una si rompa. Le corde hanno una vita limitata; a parte il fatto che l’avvolgimento di una corda comunemente si altera per via dell’uso, un musicista in genere cambia una corda quando il suo suono ha un effetto negativo sull’intonazione, o quando perde la tonalità desiderata. La durata di una corda dipende da quanto a lungo e quanto intensamente si suona. Le note che un violino può raggiungere vanno SI prima del DO centrale al DO 8 (la nota più alta del piano moderno). Le note più alte, tuttavia, sono spesso prodotte da armoniche naturali o artificiali.
Acustica
La forma ad arco, lo spessore del legno e le sue qualità fisiche determinano il suono di un violino.
Modelli dei nodi individuati tramite dei granelli di sabbia sparsi sulle placche mentre queste vibrano a certe frequenze corrispondono allo “Schema di Chladni”, e sono usati occasionalmente dai liutai per verificare il loro lavoro prima di terminare il montaggio dello strumento.
Dimensioni
I bambini in genere usano strumenti più piccoli rispetto agli adulti. I violini per giovani studenti hanno dimensioni cosiddette “frazionate”: oltre ai violini full-size (4/4), esistono strumenti 3/4, 1/2, 1/4, 1/8, 1/10, 1/16, e persino 1/32. Con il Suzuki program per studenti di violino dai 3 anni in su, sono stati fabbricati violini di dimensioni estremamente ridotte. Tuttavia, i violini di dimensioni frazionate ben costruiti, specialmente se più piccoli di 1/2, sono estremamente rari o proprio non esistono. Alcuni strumenti piccoli sono rivolti ai principianti che hanno bisogno di un violino per iniziare, e la cui tecnica rudimentaria non giustifica la spesa di un violino più costoso. Queste dimensioni frazionate non hanno niente a che fare con le dimensioni reali dello strumento; in altre parole, uno strumento 3/4 non ha una lunghezza pari a tre quarti di quello di uno strumento a dimensioni piene. La lunghezza del corpo (escluso il collo) di un violino “full-size” o 4/4 è circa 35 cm, meno in alcuni modelli del 17° secolo. Un violino 3/4 misura circa 33 cm, uno 1/2 circa 30 cm. Le dimensioni dello strumento più simile al violino, la viola, sono specificate in centimetri piuttosto che in frazioni. Una viola “full-size” raggiunge i 40 cm.
Occasionalmente, un adulto di piccola corporatura può usare un violino cosiddetto “7/8″ invece di uno full-size. Definiti talvolta “violini da donna”, questi strumenti sono leggermente più corti rispetto a un violino full size, ma in genere sono strumenti di alta qualità capaci di produrre un suono paragonabile a quello dei migliori violini full size. Le dimensioni dei violini non sono standardizzate e variano leggermente a seconda del fabbricante.
Archetti
Di solito un violino si suona usando un archetto costituito da un’asticella di legno con un fascio di crini di cavallo tenuto in tensione tra la punta e il tallone, le due estremità dell’asticella. Un tipico archetto per violino può essere lungo 75 cm e pesare circa 60 g. Gli archetti per viola possono essere 5 mm più corti e 10 g più pesanti. All’estremità del tallone, c’è un meccanismo a vite che tende o rilascia il fascio di crini. Poco più avanti del tallone, un’impugnatura in cuoio protegge l’asticella e consente al musicista una presa migliore. L’impugnatura può essere in ferro o in osso di balena (ora imitato da strisce in plastica alternate gialle e bianche).
Alcuni archetti da studio (soprattutto quelli in solida fibra di vetro) hanno l’impugnatura in plastica. I crini dell’archetto tradizionalmente arrivano dalla coda di un cavallo maschio “bianco” (tecnicamente, grigio), anche se alcuni archetti più economici usano fibra sintetica. Un trattamento occasionale con resina aumenta l’attrito sulle corde, facendole vibrare. L’asticella in genere è realizzata in legno brasiliano, anche se asticelle di qualità (e prezzo) superiore possono essere in pernambuco (entrambi i tipi di legno derivano dalle stesse specie di albero). Alcuni archetti per studenti sono fatti in fibra di vetro o legni più economici. I progressi moderni hanno permesso di realizzare asticelle in fibra in carbone.
Prezzi Violino
Nella tabella che segue è possibile trovare l’elenco dei modelli di violino più venduti online con i relativi prezzi.
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